La Veneranda Fabbrica del Duomo sta realizzando una copia della celebre Madonnina di Milano con l’obiettivo di portarla ad Expo. Il simbolo del capoluogo lombardo, o meglio il luogo dove collocarlo, è diventato però nei giorni scorsi un nuovo “pretesto” per scatenare l’ennesimo dibattito politico, all’interno del quale le varie fazioni non si sono certo risparmiate. Monsignor Gianantonio Borgonovo, presidente della Veneranda, avendo l’urgenza di trovare una collocazione per la Madonnina durante Expo, ha pensato che forse la si potrebbe esporre sul sito dell’Expo e ha dunque deciso di fare una richiesta ufficiale al Commissario Giuseppe Sala, il quale si è sentito onorato.
Vediamo cosa si sono scritti.
Borgonovo ha dunque scritto una lettera a Sala: “Mi rivolgo a Lei per portare alla Sua attenzione una valutazione circa la situazione creatasi sul tema della collocazione della copia della Madonnina che la Veneranda Fabbrica del Duomo sta realizzando in vista del grande appuntamento internazionale dell’Esposizione, per poter donare a tutti i cittadini e visitatori, credenti e non, l’emozione di poter accostare un segno così importante della città, simbolo di Milano nel mondo, da un punto di vista unico. Ferma restando la disponibilità della Veneranda Fabbrica a posizionare la statua in Duomo, come deliberato dal Consiglio d’Amministrazione del 20 febbraio scorso, per evitare che continui questo inutile logorio su un simbolo che dovrebbe unificare la città, ho pensato di rivolgermi a Lei per chiederLe se fosse possibile trovare una soluzione positiva per la collocazione della Madonnina nel contesto di Expo, ben consapevole che i tempi sono molto stretti. Quest’unità si potrebbe trovare proprio nell’ambito di Expo, che rappresenta tutte le istituzioni, sia a livello nazionale, sia a livello locale, della città di cui la Madonnina è il simbolo e, non a caso, l’installazione prevedrà un racconto della città e di questa straordinaria storia di popolo”.
Il Monsignore, nella sua lettera, si riferisce alle polemiche dei giorni scorsi, quando il caso della Madonnina si è trasformato in un battibecco politico. Originariamente infatti una copia del simbolo di Milano, a grandezza naturale, doveva essere collocata, durante Expo, in Piazzetta Reale. L’idea però non è piaciuta alla Sovrintendenza e al Comune di Milano, perché l’imponente Madonnina potrebbe oscurare l’architettura della piazzetta. La Veneranda del Duomo ha allora proposto Piazza Fontana, ma anche in questo caso il parere è stato negativo. L’ipotesi poi di collocarla dentro al Duomo, al chiuso, è stata ritenuta poco affascinante.
Il Presidente del Consiglio Regionale, Raffaele Cattaneo, ha dichiarato a riguardo: “La Madonnina fa paura al Comune di Milano. Non si spiega altrimenti la reticenza dell’amministrazione Pisapia nell’affidare la piazzetta Reale per l’istallazione della sua copia, che è nell’idea dei progettisti e per chiunque abbia un minimo di spirito di promozione e di amore per l’arte e la tradizione, la collocazione ideale”.
Riccardo de Corato, consigliere comunale e regionale di Fratelli d’Italia ha aggiunto. “Un’offesa alla Madonnina è un’offesa a tutta Milano e ai milanesi”.
Giulio Gallera, sottosegretario regionale insieme all’assessore Cristina Cappellini hanno proposto, non senza toni polemici, Piazza Città di Lombardia, sotto la nuova sede della Regione. Cappellini ha infatti affermato: “Se il Comune snobba uno dei simboli più celebri di Milano, la Regione è pronta a ospitare l’effige della Madonnina in piazza Città di Lombardia, centro della nuova Milano. Per noi sarebbe un grande onore dare ospitalità a un simbolo celebrato in tutto il mondo e la piazza in cui ha sede Regione Lombardia sembra un luogo adatto ad accoglierlo”.
Come nel caso di Cracco, la vicenda si è dunque trasformata in una tribuna politica dove sono intervenute le varie fazioni. Intanto però la copia della Madonnina è quasi pronta. Presto saluterà la fonderia napoletana dove è stata realizzata e giungerà a Milano per la vigilia di Expo, il 29 Aprile. Sarà un’occasione unica per milanesi e turisti che fino ad ora hanno potuto ammirare il simbolo della città solo da lontano. Ora, seppure si tratti di una copia, potranno vedere una Madonnina alta 4,19 metri, quindi della stessa altezza dell’originale che dal 1774 domina Milano dalla Guglia Maggiore del Duomo.
Dato che il tempo stringe e che la Madonnina tra poco arriverà a Milano, trovarle una collocazione è d’obbligo. Sala, ricevendo la lettera di Borgonovo ha dunque risposto: “Gentile Mons. Borgonovo, desidero prima di tutto ringraziarla per l’opportunità che offre a Expo 2015 di ospitare il simbolo più profondo della nostra città. È per noi un grande onore ricevere la Madonnina all’Expo e le assicuro fin d’ora la più completa disponibilità a valutare insieme la possibilità di una soluzione che sia all’altezza del suo significato religioso, storico e civile. Avere la Madonnina significa per l’Expo farsi portatore in modo ancora più deciso e concreto di quei valori di accoglienza, di tolleranza e di fiducia nel futuro che hanno caratterizzato la Milano religiosa e laica in tutta la sua storia. Sono a sua disposizione per avviare da subito le opportune verifiche per rendere possibile questa grande rappresentazione di Milano e del suo popolo. Già da domani un gruppo di lavoro congiunto si metterà al’opera per individuare le possibili soluzioni”.
Fine della querelle politica dunque? La copia della Madonnina ha dunque trovato casa? brillerà sul sito di Expo?
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