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Sai quali sono i 9 celebri monumenti nati con Expo?

Milano -
Sai quali sono i 9 celebri monumenti nati con Expo?

Grazie a molte Esposizioni Universali del passato sono stati lasciati in eredità dei monumenti, dei simboli, delle icone. Molti di essi sono diventati celebri negli anni per il loro stesso valore, come ad esempio la Tour Eiffel di Parigi, ma forse ci siamo dimenticati che era stata ideata per un Expo! Quali sono gli altri monumenti celebri?

L’Acuqario Civico di Milano è il simbolo di Expo 1906

  • Acquario Civico di Milano

Partiamo dalla città del prossimo Expo: di quella lontana Esposizione Universale che si svolse nel 1906, il cui tema erano i trasporti, e che attirò oltre 5 milioni di visitatori (allora tantissimi) e che fu realizzata tra il Parco Sempione e la ex Fiera di Milano (dove oggi sorge City Life), tra tutte le costruzioni realizzate per l’occasione, è sopravvissuto solo l’Acquario Civico, l’unico Padiglione non distrutto. È il terzo acquario più antico d’Europa, ideato dall’architetto Sebastiano Locati per celebrare l’apertura del traforo transalpino del Sempione (da cui prende il nome il celebre parco di Milano), terminato proprio nel 1906 e che aveva come fine ultimo il collegamento diretto, in treno, tra Milano e Parigi. L’Acquario Civico, nato per l’Expo, è oggi uno dei monumenti più significativi del liberty milanese.

La Tour Eiffel di Parigi è il simbolo di Expo del 1889

  • Tour Eiffel di Parigi

Lo abbiamo già accennato: si tratta di uno dei monumenti più celebri al mondo, ma è interessante sapere che fu costruita proprio per l’Expo, nel 1889, per celebrare il centenario della Rivoluzione Francese. La Tour Eiffel doveva essere distrutta come gli altri monumenti ideati per la kermesse, ma invece fu salvata e ora la possono ammirare i turisti di tutto il mondo, dato che è diventato più che un simbolo di Expo, il simbolo della Francia e una delle prime attrazioni di Parigi. Fu ideata dall’ingegnere Gustave Eiffel, lo stesso che ha costruito anche la struttura interna della Statua della libertà. Pensando al successo che ha avuto dopo, è curioso scoprire che il monumento più alto di Parigi non fu da subito molto amato e anche oggi alcuni parigini la chiamano l’asparago di ferro. Fu soprattutto criticata da una certa élite letteraria e artistica che voleva fosse demolita dopo l’Expo, ma fu salvata per uno scopo meramente pratico: si scoprì essere una piattaforma eccezionale per le antenne di trasmissione di radio e telegrafi. Eiffel aveva anche creato al terzo livello della struttura un appartamento per ricevere gli ospiti più importanti; oggi invece in quel settore si trovano le statue dell’architetto e di Edison che, proprio durante Expo 1889, portò a Parigi un esemplare del fonografo.

La Plaza de España di Siviglia è il simbolo di Expo del 1929

  • Plaza de España a Siviglia

La bellissima piazza semicircolare Neo-Moresca di Siviglia, situata all’interno del Parco di Maria Luisa, fu ideata da Annibale González, architetto, ma anche direttore dell’Expo del 1929. Per costruirla hanno lavorato più di 1000 operai nello stesso periodo. Plaza de España rappresenta l’abbraccio delle Spagna e delle sue antiche colonie, ma anche la strada da seguire per raggiungere l’America. Realizzata appunto per l’Esposizione Universale del 1929, fu l’opera che costò di più; la fontana fu aggiunta dopo, ma subito criticata perché per molti danneggiava quella piacevole sensazione di vuoto che emanava prima la Piazza. Alla fine di Expo, prima diventò proprietà dell’Università di Siviglia, poi sede della Capitaneria Generale ed, in seguito, fu destinata ad accogliere la delegazione del Governo Centrale in Andalusia e il Museo Militare di Siviglia.

L’Eur di Roma è l’acronimo dell’Esposizione Universale di Roma del 1942

  • E.U.R di Roma

Ritorniamo in Italia, a Roma e più precisamente all’Eur che è proprio l’acronimo di Esposizione Universale di Roma, quella voluta da Mussolini nel 1942,  ma che non si realizzò mai  per via dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale. L’ Eur era stato voluto dal duce alcuni anni prima per celebrare i vent’anni della marcia su Roma e la presa del potere da parte del fascismo. I lavori ovviamente si sono fermati per via delle operazioni belliche e, solo nel 1960, in occasione della XVII Olimpiade, nel 1960, sono state realizzate alcune infrastrutture come il Palazzetto dello Sport o il Velodromo.

L’Atomium di Bruxelles è il simbolo di Expo 1958

  • Atomium di Bruxelles

Proseguiamo nel nostro viaggio storico e arriviamo in Belgio, dopo la Seconda Guerra Mondiale. L’Atomium, costruito per l’Expo del 1958 dall’architetto  André Waterkeyn , all’interno del parco Heysel, è una costruzione in acciaio che rappresenta i 9 atomi di un cristallo di ferro (allora tema molto in voga). Per Expo assunse  il nome ‘Valutazione del mondo’, con il fine, dopo quello che era successo durante la guerra, di ‘riprogettare’ un mondo più umano. Come la Tour Eiffel, l’Atomium avrebbe dovuto essere demolito dopo Expo, ma invece venne anch’esso salvato ed ora è uno dei monumenti più visitati di Bruxelles.

Lo Space Needle di Seattle è il simbolo di Expo del 1962

  • Space Needle di Seattle

Ci spostiamo in America negli anni ’60, e più precisamente a Seattle. Lo Space Needle o Ago Spaziale è il simbolo della città, ma è stato anche l’icona di Expo nel 1962. È una torre di 184 metri (in quel periodo era la struttura più alta ad ovest del Missisipi), situata nel Seattle Center, i cui ascensori furono usati durante l’Expo da circa 20.000 persone al giorno! È resistente ai terremoti più devastanti ed è attrezzata con 25 parafulmini. Lo Space Needle è stato costruito e finanziato dalla società privata Pentagram Corporation; durante Expo dentro la Torre fu inserito un carillon capace di ricevere il suono di 539 campane. Quindi, durante l’Esposizione Universale del 1962, era frequente sentirlo risuonare più volte al giorno. Durante Expo lo Space Needle fu conosciuto anche con il nome di ‘L’Uomo nello Spazio’ per mostrare i successi americani proprio nella corsa allo spazio, forse per prendersi una rivincita dopo lo smacco inflitto dall’Unione Sovietica con lo Sputnik, il primo satellite artificiale in orbita intorno alla Terra, lanciato nel 1957.

La Biosfera di Montreal è il simbolo di Expo del 1967

  • Biosfera di Montreal

Proseguendo il nostro viaggio, ci spostiamo in Canada, in Québec; il simbolo dell’Expo del 1967, il cui tema è ‘L’uomo e il suo mondo’,  è la biosfera, una cupola geodetica progettata dall’architetto Buckminster Fuller, che nel 1995 è diventata un museo. La cupola geodetica è l’unica invenzione dell’uomo che più diventa grande, più diventa resistente.

L’Acquario di Genova è il simbolo di Expo del 1992

  • Acquario di Genova

Dopo aver fatto un viaggio nelle lontane Americhe, torniamo in Italia e scopriamo che una costruzione che conosciamo molto bene è stata un simbolo di Expo. Stiamo parlando del bellissimo Acquario di Genova, sito nel porto antico del capoluogo ligure. È stato infatti progettato da Renzo Piano per l’Expo del 1992 in occasione delle Colombiadi, per celebrare il cinquantesimo anniversario della scoperta dell’America. Quando è stato realizzato per l’Esposizione Universale era il secondo acquario più grande al mondo, oggi il secondo in Europa dopo quello di Valencia.

L’Oceanario di Lisbona è il simbolo di Expo 1998

  • Oceanario di Lisbona

Rimanendo in tema marino, ci spostiamo a Lisbona e più precisamente all’Oceanario, realizzato dall’architetto Peter Chermayeff per l’Expo del 1998. Il tema in quella occasione era ‘Oceani: un’eredità per il futuro’. L’Oceanario, situato nel Parco delle Nazioni, è uno dei più grandi del mondo e per l’Expo è costato circa 60 milioni di dollari. Ospita specie che vivono in ambienti diversi, ossia che in natura non vivono insieme e questo aspetto è stato spesso contestato dai ricercatori.

L’Albero della vita sarà il simbolo di Expo 2015

Chissà se anche l’Albero della Vita, il simbolo di Expo 2015, diventerà un’icona di Milano come l’Acquario Civico e gli altri monumenti ideati per le varie Esposizioni Universali, tenutesi nei vari Paesi del mondo e oggi ammirati da migliaia di turisti.

 

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DISCLAIMER: Questo articolo è stato emesso da MilanoExpo2015.it . ed è stato inizialmente pubblicato su www.milanoexpo2015.it. L'emittente è il solo responsabile delle informazioni in esso contenute.

[Fonte: Milano OnLine]

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