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Maialino Sardo vietato ad Expo! Briatore e la Rete lo difendono

Milano -
briatore maialino sardo

Il ministero della Salute, ‘capeggiato’ da Beatrice Lorenzin, ha vietato l’ingresso ad Expo del maialino sardo, conosciuto anche come porceddu, per via della peste suina che sta dilagando in Sardegna da diversi anni.

L’embargo ha scatenato l’ira degli allevatori, ma anche della Rete e  di diversi politici che non capiscono perché l’Unione Europea consenta la commercializzazione del tipico porceddu sardo, purchè trattato e il Ministero della Salute italiana no. Inoltre a tutti sembra un controsenso che si sia dato il via libera al coccodrillo dello Zimbawe, nonché a diverse specie d’insetti provenienti da varie parti del mondo, ma non ad un prodotto italiano che viene consumato quotidianamente in Sardegna, senza creare alcun problema (anche perché la peste suina pare non contagi gli uomini). Insomma ad Expo sono benvoluti cibi particolari stranieri, Mc Donald’s e Coca Cola primeggiano sul sito espositivo con i loro Padiglioni, e ristoranti dove vengono proposti cibo e bevande non proprio sani, ma il maialino sardo, almeno per ora, sembra non poter entrare ad Expo manco cotto!

Flavio Briatore si è fatto paladino di una rivolta su Twitter,nel momento in cui ha scritto: “#EXPO2015 il maiale sardo non è ammesso…non so il perché, ma mi pare una maialata….nei confronti della #Sardegna.”

Gli insetti sono permessi ad Expo, ma non il porceddu

 

Ad Expo al posto del maialino sardo mangeremo il coccodrillo

Gli animalisti forse si rallegreranno di questo embargo, ma la maggior parte dei visitatori italiani e stranieri magari avrebbero voluto poter gustare il tipico piatto sardo. Oltre agli allevatori sardi, anche  l’assessore regionale alla sanità Luigi Arru non ha gradito il divieto posto da Lorenzin, affermando: “Se l’Europa acconsente, perché l’Italia non dovrebbe farlo?”. Arru probabilmente teme che dietro la decisione del Ministero della Salute ci siano altre questioni non palesate. Magari Lorenzin ha avuto paura di un danno d’immagine: se ci fosse qualche porceddu malato all’Expo si potrebbe scatenare una guerra mediatica e l’Italia farebbe una brutta figura (anche se con molta probabilità sarebbe la minore, viste quelle collezionate fino ad ora). Inoltre non è affatto detto che le carni provenienti dagli altri Paesi vengano controllate così attentamente da evitare qualunque pericolo.

Non portare il maialino sardo ad Expo, oltre che un peccato culinario è anche un peccato a livello economico, viste le difficoltà che sono costretti ad affrontare gli allevatori per questo embargo. Inoltre la Sardegna ha investito 3 milioni e mezzo per partecipare ad Expo e, visto che il tema è il cibo, se non può far conoscere il suo piatto forte, su cosa dovrebbe puntare? Arru, proseguendo la sua invettiva, ha poi dichiarato: “Le difficoltà che affrontiamo sono il frutto della mancanza di credibilità che deriva dalla presenza della peste suina africana in Sardegna, che non siamo ancora riusciti a sconfiggere. Le responsabilità sono a tutti i livelli. La nostra mancanza di credibilità è più forte a livello nazionale che a Bruxelles. La normativa europea rende già possibile vendere al di fuori della Sardegna i ‘porcetti termizzati’, in cui non esiste il rischio di peste suina. Questo non è ancora possibile a livello nazionale. Esistono resistenze che tutti insieme dobbiamo vincere”.

Anche l’ex assessore al Turismo, ora consigliere regionale, Luigi Crisponi, ha accolto negativamente l’embargo sul porceddu sardo e ha dunque affermato: “Io all’Expo porterei il sambeneddu e il casu martzu, altro che porcetto. È scandaloso assistere a simili divieti che penalizzano in modo gravissimo la Sardegna. Diventa ancora più ridicolo se pensiamo che l’isola spende tre milioni e mezzo per partecipare all’evento. E ci viene vietato di portare alcune delle migliori espressioni alimentari della nostra terra. Un controsenso. Mi chiedo poi quale sia la ratio che consente ai sardi di consumare nell’isola la stessa carne che oltre Tirreno viene ritenuta pericolosa. Credo che la Regione debba prendere una posizione forte e protestare contro questa scelta sbagliata”.

E anche Elisabetta Falchi, assessore all’Agricoltura ha preso posizione in difesa del maialino sardo: “Non possiamo accettare che non si dia il via libera all’export delle carni suine sane che non hanno nessun pericolo sanitario. E nello stesso tempo il ministero della Salute autorizzi l’arrivo di prodotti animali da tutto il mondo per l’Expo 2015. Alcune norme danno la possibilità di avere deroghe per poter esportare la carne fuori dalla Sardegna. Il ministero deve autorizzare questi movimenti. Noi osserviamo le leggi e lo stesso devono fare a Roma e Bruxelles nei confronti delle 8 mila aziende sarde che rispettano i requisiti di biosicurezza e a livello europeo rappresentano i modelli di efficienza e di eccellenza.”

Come Briatore, anche l’ex governatore della Sardegna, Ugo Cappellacci, ha scelto Twitter per scagliare la sua invettiva: “Expo, sarebbe gravissimo se fosse vietato portare salumi e maialetti sardi dove si intende permettere di somministrare insetti.”

Mc Donald’s ad Expo???

Silvana Carcano, Portavoce M5S  e componente della commissione Agricoltura, montagna, foreste e parchi ha confrontato l’enbargo sul porceddu con la ‘strana’ presenza di Mc Donald’s ad Expo. Ha dunque dichiarato: “È imbarazzante che una società come McDonald’s possa pensare di poter dire qualcosa di costruttivo agli agricoltori. Mi rivolgo direttamente al commissario Expo Sala e al Ministro dell’Agricoltura Martina: se con Expo si vuole riscrivere il paradigma dell’alimentazione, pensate di volerlo fare con il supporto di società che vivono promuovendo stili di consumo alimentari profondamente scorretti? Pensate di volerlo fare con il supporto di società che generano problemi alla salute dei cittadini e costi per il sistema sociosanitario?”.

Dopo tutte queste polemiche, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin è dunque finita sotto accusa. E le centinaia di utenti della Rete capeggiati da Briatore cos’hanno scritto? Vediamo insieme alcuni tra i commenti più interessanti:

Gianni ha scritto: “Negli anni ’50 in Olanda ci fu un’epidemia di peste suina. In 15 giorni fu debellata, con l’aiuto dei militari che costrinsero gli allevatori a sbarazzarsi dei capi infetti ed a bonificare gli allevamenti. Da noi cos’è stato fatto di concreto, oltre a richiedere, da decenni, una marea di finanziamenti pubblici? E poi ce la prendiamo col ministro che fa rispettare le leggi?”.

Essereseri invece ha commentato: “Ma è più attraente vedere degli scarafaggi o delle cavallette nel piatto, o un maialetto che cuoce? Scusate se uso una affermazione di un noto attore…’Mi faccia il piacere!’ Non diciamo idiozie. Io non contesto le blatte ma non le mangio, che nessuno si permetta di vergognarsi e ritenere ‘balossata’ parte della nostra cultura, sicuramente milioni di anni più avanti di altre. Anche perchè cosi facendo la nostra cultura non solo culinaria scomparirà..”.

Lando 65 ha polemizzato contro Lorenzin e i politici in generale, scrivendo: “Il ministro della salute, cosi la definiscono, dovrebbe preoccuparsi di più di un altra Regione del nostro paese dove le vittime decedute per sostanze tossiche e velenose non si contano più, bambini inclusi. A quando una bonifica per tutelare i cittadini che vivono la? Fossi in lei mi vergognerei di occupare quella poltrona. Più vedo certe facce in parlamento e più mi vergogno di essere italiano”.

Infine Paolo ha difeso il maialino sardo con le seguenti parole: “E poi casomai a Expo, trovi il pangasio allevato in Vietnam direttamente nelle acque delle fogne o per restare più vicini a noi, il salmone che per tutta la sua breve vita si nutre delle proprie feci. O al limite, un bel pollo allevato in 3 mesi, che se hai una infezione o una infiammazione alle vie urinarie, come antibiotico è perfetto”.

 

DISCLAIMER: Questo articolo è stato emesso da MilanoExpo2015.it . ed è stato inizialmente pubblicato su www.milanoexpo2015.it. L'emittente è il solo responsabile delle informazioni in esso contenute.

[Fonte: Milano OnLine]

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