Milano Expo 2015 si è già occupata di insetti ad Expo: per il momento sono sbarcati a Malpensa i primi che hanno ricevuto l’approvazione dai servizi veterinari di Milano. Provengono dalla Thailandia e attendono il via libera. Naturalmente non si sono visti passeggiare liberamente per l’aeroporto e non hanno neanche fatto il check in, ma anche loro dovranno subire dei controlli prima di arrivare nei Padiglioni di Expo (ovviamente sigillati e contrassegnati dal Paese di origine).
Ecco i primi insetti arrivati a Malpensa! Direzione Expo?
Per ora gli insetti prescelti potranno soltanto essere utilizzati per riprese video o ‘ammirati’ all’interno della mostra sul cibo globale del futuro, a cura della Società Umanitaria e che dovrebbe essere allestita nel Future Food District: il Supermercato del Futuro di Expo. Al momento gli insetti thailandesi fermi a Malpensa hanno ricevuto solo il via libera dall’Asl di Milano; poi, se verranno approvati anche dal Ministero della Salute potranno forse anche essere degustati, ma solo all’interno del Sito Espositivo. Chi è curioso potrà quindi assaggiare gli scorpioni ricoperti di cioccolato, le cavallette, i coleotteri, la vodka allo scorpione o le termiti disidratate o ancora le larve giganti al cioccolato. Probabilmente arriveranno a Malpensa anche altri carichi di insetti, in particolare destinati ai Padiglioni di Vietnam e Birmania, dove sono abitualmente consumati.
Ecco una delle prelibatezze che forse assaggeremo ad Expo!
Claudio Monaci, direttore del Dipartimento veterinario dell’Asl di Milano, ha dichiarato: “Si tratta dell’arrivo dei primi prodotti con deroga all’importazione per la fase espositiva. Sono tutti alimenti che provengono da Paesi che hanno legislazioni più permissive sui contaminanti. Non ci saranno deroghe, invece, per alimenti a rischio infettivo come la carne di pollo proveniente dalla Cina, ad esempio, per i pericoli di aviaria”.
Insomma è più probabile che mangeremo insetti ad Expo che pollo cinese; in ogni caso, finita l’Esposizione Universale, anche scorpioni, larve e cavallette non consumati dovranno essere smaltiti come rifiuti particolari e non potranno superare i cancelli di sicurezza del Sito Espositivo. Monaci ha poi aggiunto: “Tra gli alimenti strani in deroga ci sarà probabilmente la carne di caimano, della quale non è consentito il consumo nel nostro Paese perché preveniente da rettile e anche il pesce palla, specialità giapponese molto velenosa se non trattata adeguatamente. Credo che per questi cibi sarà probabilmente chiesta al ministero anche la deroga al consumo anche se, al momento, non mi risulta che sia stato fatto”.
Andrea Mascaretti, co-roganizzatore della mostra, insieme all’Umanitaria, ha invece affermato: “Nel mondo 2 miliardi di persone si nutrono di insetti commestibili: si tratta di quasi un terzo della popolazione mondiale. 30 o 40 anni fa, cosa ne pensavano gli italiani del sushi o del sashimi che ora acquistano al supermercato?”.
Insomma, secondo Mascaretti, l’Italia sarebbe retrograda rispetto ad altri Paesi, anche europei, meno restrittivi nei confronti di alcune specie. Inoltre gli insetti sono ricchi di proteine utili e sono ottimi come mangime per gli animali di allevamento. Questo almeno è il pensiero di Valerio Giaccone, docente di Igiene degli alimenti dell’Università di Padova, che ha infatti ha dichiarato: “Gli insetti però non sono solo un cibo ‘curioso’, sono molti gli elementi che ci fanno guardare a loro come risorsa. Nei prossimi decenni avremo sicuramente necessità di fonti di proteine per garantire sussistenza alla popolazione umana. Gli insetti sono una buona fonte, sia ad esempio per arricchire i mangimi degli animali di allevamento, sia per stessa nutrizione umana. Non si tratta di una ‘stravaganza’, precisa, visto che 30 etnie al mondo hanno insetti nella loro alimentazione“.
Del resto, anche qualche mese fa, in occasione di un particolare convegno in vista di Expo: ‘Nutrire il Pianeta: l’insetto nel piatto’, gli insetti erano stati definiti come il cibo del futuro, coloro che ci salveranno dalla fame nel mondo. A questo proposito Claudia Bucellati, presidente della Fenco (Federazione nazionale consolati onorari) aveva affermato: “Non si tratta di un capriccio culinario, ma di far fronte ad un argomento, come quello della fame, che rimane una delle esecrabili piaghe del nostro Pianeta”.
Alla luce di quanto esposto, che ne sarà dunque degli insetti thailandesi fermi al check in di Malpensa?
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