Ad Expo possiamo gustare delle pietanze uniche e sfiziose senza spendere troppo. Dall’Italia, allo Zimbabwe, dagli Stati Uniti al Giappone, ecco quali sono i 10 panini imperdibili dell’Esposizione Universale di Milano. Gli amanti dello street food troveranno pane per i loro denti: ci sono i panini esotici al coccodrillo e zebra, quelli alle alghe del Padiglione dell’Olanda, i panini economici riempiti con i salumi Beretta e i gluten free. Come sono e quanto costano? Scopriamoli insieme!
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I pizza panini di Bello & Buono a Expo
Restando in Italia possiamo assaggiare il Pizza panino di Bello e Buono Pizzaioli itineranti: è un pizza panino perché la base è realizzata con la sfoglia di pizza; lo si può gustare farcito con salsiccia, salsiccia e friarielli o mozzarella e parmigiana di melanzane. Costa 6,50 euro.
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I panini Beretta a Expo
Un altro panino tipicamente italiano è quello farcito con i salumi Beretta, appena affettati. E’ uno dei più apprezzati di Expo perché quello più semplice costa appena 2,50 euro, il pane è fragrante e i salumi buoni e freschi. Lo si può anche accompagnare con mozzarella e insalata iceberg.
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Il panino stellato Damini Bab ad Expo
Un altro panino Made in Italy è il Damini Bab, firmato dallo chef Giorgio Damini, della stellata Macelleria Damini & Affini di Vicenza. S’ispira al kebab tipico dei Paesi mediorientali, ma la realizzazione è tutta nostrana. Il panino non è la tipica pita, ma un pane di segale e finocchio; è poi farcito con la pancia del manzo, dopo essere stata frollata per una settimana e successivamente cotta a basse temperature; la carne viene accompagnata con pomodori datterini, cavolo cappuccio tagliato fine, cipolla di tropea, aceto bianco, maionese e senape fatta in casa. Purtroppo ad Expo è stato servito solo in occasione di una cena speciale, dunque chi fosse curioso di provarlo, a meno che l’esperimento non venga ripetuto nei prossimi mesi, dovrà recarsi alla Macelleria di Vicenza.
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I panini gluten free di Expo
Tra i panini italiani non poteva mancarne uno riservato ai celiaci: è il Gluten Free Fest e viene servito nella postazione street food dell’Agenzia Sedicieventi, la stessa che organizza a Perugia un festival nazionale sul senza glutine. A partire da 5,50 euro ad Expo, vicino al Padiglione del Brasile, si possono dunque assaggiare panini e piadine gluten free farciti con affettati, wurstel e porchetta.
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Il crocoburger si mangia nel Padiglione dello Zimbabwe ad Expo
Uscendo dall’Italia, tra i panini imperdibili non poteva mancare il Crocoburger dello Zimbabwe, del quale si è a lungo discusso. Il celebre panino è a base di carne di coccodrillo, salsa acidula al baobab e verdure grigliate. Viene accompagnato con una bibita a base di baobab e succo di uva rossa italiana. Essendo il coccodrillo un animale in via di estinzione, dal Padiglione dello Zimbabwe assicurano che la carne proviene da allevamenti che hanno promesso di ripopolare la specie, riportando in natura 3 coccodrilli ogni cento uova covate in incubatrice. Il Crocoburger costa 15 euro ed è un’esclusiva di Expo perché al momento è vietato in Italia, nonostante la carne di coccodrillo contenga pochi grassi, molte proteine e i suoi valori nutrizionali siano alti. Visto però il successo che ha avuto il panino in occasione dell’Esposizione Universale, non è escluso che possa varcare i confini della kermesse.
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Lo zebraburger si mangia el Padiglione dello Zimbabwe di Expo
Visto che il Crocoburger è stato gradito dai visitatori di Expo, il Padiglione dello Zimbabwe ha osato ancora di più proponendo lo Zebraburger. E’ un panino bianco farcito con carne di zebra, formaggio cheddar, cetriolini, salsa barbecue e salsa baobab. Si tratta di una ricetta unica ideata dallo chef Brighton Nekatamba. Come il Cropoburger anche lo Zebraburger costa 15 euro e viene accompagnato con patatine fritte e bibita al Baobab.
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Dal Giappone è arrivato ad Expo il riceburger
Nel Padiglione del Giappone si può assaggiare il rice burger: è un panino molto particolare dove le fette di pane sono state sostituite con due dischi di riso pressato; si può gustare con il manzo cucinato alla griglia ( versione yakiniku) o con gamberi e verdura fritta in tempura ( versione kakiage). Costa 12 euro e viene accompagnato con una bibita e delle patatine fritte.
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Nel food truck dell’Olanda di Expo si mangia il panino vegano alle alghe
Nel food truck del Padiglione dell’Olanda si può provare il Dutch seed burger: è un panino vegano ed ecosostenibile farcito con legumi e alghe marine che sono il cibo del futuro perché ricche di proteine, vitamine e perché possono sostituire la carne e l’uso di sale. Inoltre per coltivarle non si consuma acqua preziosa, non si ruba spazio alle altre coltivazioni, si contribuisce all’abbassamento dell’acidità del mare e a smaltire gli scarti prodotti dai pesci degli allevamenti.  Il Dutch seed burger costa 9,50 euro e anche il pane e la salsa sono a base di alghe marine.
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Dagli Stati Uniti arriva ad Expo il New England Lobster Roll
Nel Padiglione degli Stati Uniti, tra le varie proposte culinarie, emerge il New England Lobster Roll: un panino tagliato per il lungo, imburrato e farcito con una gustosa insalata di astice del Maine, erba cipollina e limone. Costa 15 euro.
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La focaccina Arepa di mais si mangia nel Padiglione della Colombia ad Expo
Infine nel Padiglione della Colombia si può gustare l’Arepa di Mais: una focaccina di pane a base di farina di mais cotto su una piastra rovente, in modo da formare la crosticina croccante sul lato esterno. Viene farcito con carne di vitello (cotta a fuoco lento per più di un’ora) oppure  manzo o pollo e formaggio; il tutto viene guarnito con una salsa a base di pomodoro fresco, pepe, peperoncino, cipolla tritata, foglie di coriandolo e menta. Costa 8 euro, ma con due euro in più si può aggiungere anche l’uovo fritto.
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